Visitare Stoccolma in un giorno

Stoccolma è bellissima. Questo mio giudizio oggettivo viene da un’unica giornata che ho trascorso nella capitale della Svezia. Una giornata che è stata davvero intensa, perché ho cercato di condensare quanto più possibile, unendo l’esplorazione della città a ciò che a me piace più fare: visitare i musei.

L’offerta culturale di Stoccolma è vastissima, per questo ho voluto dedicare la mia giornata a ben due musei, non solo uno… E credetemi, ho fatto proprio bene.

In questo post vi racconto il mio itinerario di un giorno nella capitale svedese.

Una giornata che ricorderò davvero a lungo e che voglio fissare qui, in questo post, sperando che potrà essere di ispirazione anche a voi.

Per cominciare: come raggiungere Stoccolma dall’aeroporto Arlanda

Arlanda è l’aeroporto che serve Stoccolma. La capitale è ben collegata, in particolare con un treno della linea UL – SJ il cui biglietto si compra in aeroporto. Il treno affronta un viaggio di circa 40 minuti, e arriva a Stockholm City, che è il corrispettivo di Stockholm Centraal.

Si può fare un biglietto sola andata, e dunque a tempo, oppure un giornaliero h24 e si possono prendere tutti i mezzi pubblici, anche gli autobus. A proposito, quando e se prendete l’autobus, il biglietto va mostrato al conducente quando si sale. Usciti dalla stazione di Stockholm City, siamo pronti a esplorare la città. Prima tappa: Gamla Stan, la città vecchia.

Nel cuore di Gamla Stan

Gamla Stan – la città vecchia

Gamla Stan è l’isola su cui sorge la città vecchia, il vero e proprio centro storico di Stoccolma. Il nucleo più antico della città risale al XII secolo e sorge proprio qui, su quest’isola.

Qui si trova il Palazzo Reale, dove alle 12.15 di ogni giorno avviene il cambio della guardia. Si respira un’aria medievale nella Stortorget, una piazza molto pittoresca, dominata da belle case medievali intonacate a colori caldi e vivaci, e su cui affaccia il Nobel Museum, un elegante palazzo neoclassico. Il Nobel Museum nasce in realtà come palazzo della Borsa, diventando poi sede dell’Accademia Svedese.

L’ingresso a Gamla Stan

Nella Cattedrale, Storkyrkan, la più antica chiesa di Stoccolma, si trova la statua lignea di San Giorgio e il drago. Un altro gruppo scultoreo, in bronzo, si trova fuori dalla chiesa, a poca distanza: vi è San Giorgio a cavallo che trafigge il drago mentre la vergine si trova a lato, più simile a una madonna che altro.

Ma torniamo al Palazzo Reale e al suo Cambio della Guardia. E’ una cerimonia quotidiana, che personalmente trovo svuotata oggi del suo reale significato: sarà lo spazio non così ampio nel quale si svolge, ma sembra più uno spettacolino per turisti che un’esaltazione della Corona. Tuttavia è un’esibizione marziale e antica, fatta di rispetto per la Corona innanzitutto e per i rispettivi gruppi d’armata. E la banda che sottolinea il tutto è la ciliegina sulla torta.

Il Cambio della Guardia al Palazzo Reale di Stoccolma, in Gamla Stan

Gamla Stan è piuttosto grande. Io in realtà ho fatto un giro piuttosto ridotto, ma ogni scorcio è poetico e instagrammabile, tra le sue viuzze stesse, le vedute sui canali che dividono le isole l’una dall’altra e dalla terraferma… Stoccolma è una Venezia monumentale come Parigi, questa l’impressione che mi ha fatto non appena uscita dalla stazione mi sono diretta verso Gamla Stan. Sono rimasta per 10 minuti buoni a dirmi ad alta voce “Che bella! Wow che bella! Ma che meraviglia!” E devo dire che il tempo atmosferico, con il sole, il cielo azzurrissimo e poche nuvole bianche accecanti, hanno aiutato molto in questa prima impressione.

Strandvägen: una promenade da far invidia a Cannes

Anzi, a mio parere, una promenade pure più bella di quella di Cannes, ma forse sono di parte.

Lasciando Gamla Stan, percorriamo il ponte Strömbron che supera il canale Norrström e procediamo in direzione di Strandvägen: una lunga strada che affaccia su un bel canale sul cui fronte si sviluppano uno dopo l’altro localini eleganti e fighetti, mentre alla banchina si susseguono belle barche private (ma non yacht lussuosi) e ristoranti su barca: se solo avessi avuto tempo a disposizione mi sarei fatta tentare!

La strada è percorsa centralmente da un lunghissimo doppio filare di doppi alberi, mentre sul lato della città costituiscono la fronte scenografica di questa promenade un susseguirsi di alti elegantissimi palazzi, con le loro cupolette, i tetti neri e le facciate ora arancio-rosate, ora giallo beige… Mi sono innamorata di questa passeggiata illuminata dal cielo cangiante ma luminoso che Stoccolma mi ha regalato.

Da Strandvägen imbocco il ponte liberty che conduce sulla penisola antistante, la quale ospita alcuni musei di rilievo: il Viking Museum, il Nordiska Museum, e soprattutto il Vasa Museet, il Museo Vasa, un museo davvero conosciuto in tutto il mondo. Non potevo non visitarlo.

Strandvägen, Stoccolma.

Visitare il Vasa Museet

Sia che voi amiate il film Master & Commander sia che lo odiate (io non lo sopporto), amerete questo museo. L’epoca è la stessa, la Guerra dei Trent’anni. Diversi i protagonisti. Siamo a Stoccolma infatti, dove viene costruito un galeone, il Vasa, destinato ad essere il fiore all’occhiello della marina svedese. Forse. Sicuramente entrerà nel mito, ma certo non per battaglie navali vinte o per pirati sconfitti. Entra nel mito perché, semplicemente, affonda nel giorno del varo, del suo viaggio inaugurale, nel 1628. E affonda, beffa delle beffe, quando ancora è nei canali del porto di Stoccolma perché, scosso pesantemente da forti venti di tempesta, si inclina e affonda: peso mal calibrato dei cannoni a bordo, si capirà poi. Un investimento economico e propagandistico senza precedenti affonda in pochissimo tempo, portando sott’acqua con sé anche i 445 uomini dell’equipaggio e tutte le loro storie.

Il relitto del Vasa, Vasa Museet, Stoccolma

Il Galeone è rimasto sott’acqua fino al 1951, quando un’operazione di recupero senza precedenti lo ha riportato in superficie. Sono iniziati i restauri, gli è stato costruito un museo intorno. Oggi quel museo racconta la storia del Vasa da ogni punto di vista: la sua costruzione, il contesto storico di riferimento, la sua dotazione di bordo, le armi e i cannoni, l’abbigliamento dell’equipaggio, cosa si mangiava a bordo e come si ingannava il tempo nelle lunghe ore di navigazione (che purtroppo i marinai non poterono sperimentare), il programma iconografico e ideologico raffigurato sulle numerosissime sculture lignee dipinte a colori vivaci che decoravano e rendevano ancora più monumentale il galeone. E ancora un’interessantissima sezione dedicata all’antropologia, e quindi allo studio dei membri dell’equipaggio. Perché naturalmente con lo scafo sono stati recuperati, e ulteriormente rinvenuti mediante indagini archeologiche subacquee, anche gli scheletri ancora vestiti di chi su quella nave trovò la morte. E poi, importantissima, la sezione sul restauro – sempre in corso – della nave, il cui scafo ligneo, al 95% originale, subisce uno stress continuo dovuto all’esposizione all’aria innanzitutto, e all’umidità. L’occasione è propizia anche per sensibilizzare sui cambiamenti climatici che indirettamente hanno delle ripercussioni anche sullo stato di salute dei legni.

Comunque affido a questo video che ho caricato sul mio canale youtube Maraina in video (e come volevate che si chiamasse?) e in formato reel sul mio account instagram @maraina81 che sintetizza il Vasa Museet:

La visita al Vasa Museet si conclude con una sezione sponsorizzata dalla Lego e dedicata ai bambini: vi si trovano i più famosi relitti della storia, da Ulu Burun al Titanic, passando ovviamente per il Vasa. Un modo per far sfogare i bimbi al seguito dei genitori nella visita al museo.

Un altro museo da visitare a Stoccolma: Historiska Museet, il museo della storia della Svezia

Un museo che a partire dalla preistoria della Svezia, risale le epoche storiche (il neolitico, l’età del bronzo, del ferro, addirittura le influenze indirette giunte dai confini dell’impero romano) per arrivare poi all’epoca epica (scusate il gioco di parole) dei Vichinghi. Quella dei vichinghi è una sezione particolarmente ben curata, con tantissimi temi e il ricorso a touchscreen che al posto dei pannelli ti consentono di selezionare l’opera in vetrina che vorresti approfondire. Molto ben fatto dal punto di vista museografico (chi mi conosce sa cosa faccio di mestiere…) racconta la civiltà vichinga a 360°, dai corredi funerari alla navigazione, dai gioielli alle produzioni ceramiche, affrontando varie tematiche, quali la religione (anzi le religioni, perché i vichinghi subiscono nel corso della loro storia un processo di cristianizzazione non sempre lineare e non sempre pacifico); i riti funerari, che dalla religione sono influenzati. Un percorso molto interessante e approfondito.

Collane in ambra e non solo di epoca vichinga

Infine, al piano superiore la storia della Svezia continua. Anzi, inizia: da quando effettivamente viene fondato il Regno di Svezia, ormai cristiano: una linea del tempo corre sul pavimento, segnando di sala in sala le date principali della storia, mentre si susseguono opere d’arte religiosa, simboli del potere regale e quant’altro.

Il museo è davvero un museo di storia a 360°: racconta la storia della Svezia dalla preistoria ai giorni nostri, attraverso tre sezioni davvero ben allestite, ognuna con una sua precisa identità. Molto interessante e sicuramente introduttivo a conoscere la cultura svedese. Consigliato se si soggiorna a Stoccolma più di un giorno.

In generale, comunque, Stoccolma ha un’offerta culturale davvero notevole, fatta di tantissimi musei e di teatri.

Fin qui la mia esplorazione di Stoccolma in un giorno. Spero di averti dato spunti utili per pianificare il tuo viaggio. Spero anche che tu potrai avere più tempo a disposizione, perché Stoccolma ha davvero molto da offrire e un giorno da solo non basta per rendersi conto della sua straordinaria varietà e bellezza.

2 risposte a "Visitare Stoccolma in un giorno"

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  1. Penso che mi piacerebbe moltissimo Stoccolma perché amo le città del nord Europa. Peccato che siano molto care soprattutto se si può viaggiare solo in alta stagione! Grazie x i tuoi suggerimenti!!

  2. Che fortuna essere riusciti a recuperare un galeone originale dalle acque oceaniche! Devo dire che l’idea di restaurare il relitto e di costruirci un museo intorno è geniale. Chissà se riuscirò mai a visitarlo di persona! Non ho mai preso in considerazione Stoccolma come meta di viaggio, ma comincerò a farci un pensierino.

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