Ritorno a Lima
Alle 10 prendiamo i nostri bagagli, saliamo in barca e torniamo via fiume a Puerto Maldonado, dove prenderemo l’aereo per Lima, via Cusco. Prima, però, passiamo dal Mercato di Puerto Maldonado, dove sono in vendita i prodotti agricoli coltivati nell’area, una gran quantità e varietà di cereali, patate, manioca, peperoncini. Anche questo mercato guadagna un posto speciale nel nostro cuore, soprattutto quando scopriamo che qui si vendono gli sciroppi e i medicinali naturali ricavati dagli alberi della foresta!

Lasciamo il caldo umido dell’Amazzonia e atterriamo al fresco del cielo perennemente coperto di Lima. Abbiamo l’hotel a Miraflores, e attraversare la città dall’aeroporto in taxi porta via più di mezz’ora, sia perché la distanza è grande, sia perché c’è un traffico indiavolato e ancora una volta i peruviani mostrano di essere dei guidatori spericolati.
Miraflores sembra un’altra città rispetto alla Lima che abbiamo visto fin qui, con parchi e giardini e palazzi eleganti che le danno l’aspetto del centro di una città europea. Facciamo un giro per le vie centrali, poi decidiamo che per la nostra ultima cena in terra peruviana ci vogliamo trattare bene e allora sia, stasera si fa i signori, e si va a cena nel ristorante Panchita di proprietà del più importante chef peruviano, Gaston Acurio, noto per aver reinventato la cucina peruviana e per averle dato risalto internazionale. Il locale è splendido, il servizio impeccabile, la qualità del cibo, naturalmente, eccellente. E il conto, che per gli standard peruviani è salato, in euro è l’equivalente di una cena in un ristorante di livello medio. Satolli, rotoliamo verso l’hotel Allpa, che per fortuna è vicino, e concludiamo la nostra ultima serata peruviana.








