Zagabria è una metropoli piuttosto grande. Tuttavia il centro storico, o meglio il nucleo fondamentale della città, si visita tranquillamente in un giorno, due se includiamo le visite ai musei.
In questo tour di un giorno alla scoperta di Zagabria tocchiamo i luoghi più significativi, percorrendo un itinerario che dalla stazione centrale nella città bassa, risale fino alla città alta, a partire dal Kaptol, la Cattedrale cinta di mura, e ancora più su, fino alla piazza di San Marco, sede dei palazzi del governo croato (e di una splendida chiesina).
Ma andiamo con ordine. Iniziamo la nostra passeggiata.
Donji Grad, la città bassa: il trionfo dell’architettura asburgica
Il nostro itinerario inizia dalla città bassa. Se abbiamo raggiunto la città in treno, il punto di partenza è senza dubbio la monumentale stazione dei treni, Glavni Kolodvor, realizzata nel 1892. La ferrovia in Croazia però esisteva già dal 1862: l’impero austroungarico, di cui la Croazia era parte integrante, era tecnologicamente avanzato.
Se arriviamo in macchina, possiamo parcheggiare nel parcheggio interrato al di sotto dell’Hotel Esplanade, un grande edificio in stile neoclassico che risale però al 1925 e che sorge praticamente davanti alla stazione ferroviaria. Di fatto era l’hotel per i passeggeri dell’Orient Express che da Parigi arrivava fino a Istambul (sull’Orient Express viaggiò anche Agatha Christie: in Viaggiare il mio peccato racconta la sua esperienza di viaggio). Da qui possiamo iniziare la nostra passeggiata nella città bassa.

Piazza Re Tomislav e il Padiglione Artistico
L’impronta austroungarica è ben evidente nelle imponenti architetture degli edifici e nelle ampie piazze e giardini ordinati e razionali. Il primo grande spazio verde è Piazza Re Tomislav. La statua equestre di questo grande re della storia croata campeggia in fondo al grande spiazzo coperto da aiuole. Re Tomislav (cui è dedicata anche una buonissima birra scura made in Croatia) fu il primo re croato, incoronato dal papa nel 925 d.C. L’altro lato della piazza è chiuso dal Padiglione Artistico.

La storia del Padiglione Artistico è curiosa: realizzato per l’Esposizione Millenaria di Budapest del 1896, fu costruito con materiali e tecniche tali da poterlo smontare pezzo per pezzo e rimontare a Zagabria, nella sua collocazione attuale. Praticamente un grande Lego in scala 1:1. Oggi ospita mostre temporanee ed è un polo culturale attivo della città.
Zrinjevac e il Museo Archeologico
Subito oltre incontriamo Zrinjevac, la piazza dedicata a Nikola Šubic Zrinski, l’eroe croato che nel 1566 morì difendendo la Croazia dai Turchi. La piazza, meglio, il parco, è un piacevole luogo alberato e ad aiuole che ospita nel mezzo un padiglione musicale in ferro battuto, la prima fontana della città e una stazione meteorologica davvero interessante, che risale al 1884. Sul lato della piazza, tra i vari bellissimi edifici neoclassici si distingue il palazzo che ospita il Museo Archeologico di Zagabria.


Visitare il Museo Archeologico di Zagabria vuol dire tuffarsi a capofitto nella storia più antica della Croazia: le collezioni spaziano infatti dalla preistoria al medioevo croato, con alcune incursioni esterne, come la piccola ma efficace collezione egizia. Il museo però è noto al pubblico degli appassionati per la cosiddetta Mummia di Zagabria: una mummia egizia avvolta in bende di lino sulle quali, incredibilmente, è riportata un lungo testo scritto in lingua etrusca. Un curioso grattacapo per tutti gli archeologi che l’hanno studiato, non c’è che dire: perché infatti una mummia egiziana dovrebbe essere avvolta in bende iscritte in etrusco? Cosa sfugge agli archeologi? Tante cose, di sicuro.
Risalendo ancora, si arriva in Piazza Bano Josip Jelacic. In questa grande piazza convergono alcuni tram, nel periodo pasquale si tiene il mercatino dei prodotti tradizionali, ma soprattutto, questa è la porta per la città alta. Da qui infatti, già si intravvede la cattedrale di Zagabria, il Kaptol.
Gornji Grad, la città alta
Il Kaptol
La cattedrale di Zagabria, il Kaptol, indubbiamente catalizza l’attenzione: è in stile neogotico, in quanto è stata ricostruita dopo il grande terremoto che colpì la città nel 1880. L’impianto originale, però, era gotico per davvero, ed ha subito dei rimaneggiamenti successivi, nel XIV, XV e XVII secolo. Del Kaptol colpiscono senz’altro le due grandi torri campanarie che sovrastano la facciata e che terminano a cuspide. L’altra cosa interessante, invece, non riguarda l’edificio della cattedrale in sé, quanto la cerchia di mura che le sorge intorno, con voluminose torri cilindriche col tetto a punta agli angoli. La fortificazione della cattedrale risale al XVI secolo, quando la Croazia e Zagabria furono assaltate dai Turchi. La difesa del tempio di Dio era fondamentale e la cinta muraria fu realizzata in modo da rispondere pienamente allo scopo.

Dolac, il mercato

Da qui al grande mercato Dolac il passo è davvero breve. Dolac è il tradizionale mercato della frutta e verdura, all’aperto, che si tiene tutte le mattine. In contemporanea è aperto il mercato coperto, che si stende al di sotto della piazza di Dolac e che è il luogo migliore per scoprire i prodotti del territorio, dalle verdure ai formaggi ai salumi, al pane, persino alle erbe per infusi e tisane. Un luogo frequentato in primis dagli abitanti di Zagabria, il che non mi sembra scontato.
Risalendo lungo la strada chiamata Opatovina, si sviluppa il mercato delle pulci – piuttosto un mercato del vintage, con piccole baracchine che vendono capi d’abbigliamento, cappelli e simili. In fondo ad Opatovina si trova la chiesa di San Francesco e si apre un piccolo parco pubblico che ospita un bell’esempio di street art.
Se abbiamo sete, è giunto il momento di farsi una birra. Scendiamo lungo via Tkalciceva, sulla quale affacciano ristorantini, birrerie, pub e locali di vario tipo nei quali trovare ristoro. Bevuta la nostra birra (ho amato la Tomislav, come già dicevo sopra), possiamo procedere e risalendo lungo la via Radiceva raggiungiamo la Porta di Pietra.

Risalendo la città alta
La Porta di Pietra è un passaggio coperto che ospita una cappella dedicata alla Madonna, luogo di culto assai frequentato dalla gente del posto. Passandoci capiterà di trovarvi persone intente a pregare o ad accendere una candela: è commovente vedere dimostrazioni di culto così spontanee fuori da una chiesa.
Salendo ancora si arriva nel cuore politico non solo di Zagabria, ma della Croazia intera: Piazza Marko. In realtà, il motivo per cui questa piazza è famosa, però, non sono i palazzi del potere, ma la piccola chiesa di san Marco, con il suo tetto variopinto. Si tratta di una realizzazione piuttosto recente: gli stemmi colorati sul tetto sono stati realizzati a fine XIX secolo (la chiesa risale invece al XIII secolo), ma ciò non toglie valore a questa chiesina così minuta e con la personalità così spiccata!

Da Piazza Marko si può discendere verso piazza Katarina, dove sorge la chiesa di Santa Katarina. Qui, sull’angolo della strada si trova un museo assurdo: il Museo delle Relazioni Interrotte. Sì, avete capito bene: si tratta di un museo dedicato alle storie d’amore finite, e documentate tramite l’esposizione di oggetti, solitamente i doni fatti dagli ex, che raccontano una storia personale, ma che poi in fondo è universale: chi non ha mai sofferto per una relazione amorosa andata male?
Da piazza Katarina si raggiunge in un attimo il Viale Strossmayer, che offre una romantica passeggiata con vista panoramica sulla città bassa. Qui ci troviamo piuttosto in alto rispetto a Donji Grad, per cui possiamo decidere di scendere in due modi: o a piedi percorrendo le ripide scale che riconducono verso la zona di Dolac, oppure prendendo la funicolare che senza alcuno sforzo, in pochissimo tempo porta alla città bassa. Il dislivello in questo punto è di 30 m, che la funicolare percorre in meno di un minuto. Oggi è elettrica, ma quando fu installata, nel 1890, andava a vapore e fu il primo mezzo di trasporto pubblico di Zagabria, più antico ancora del tram a cavallo.

Keep Calm & visit Zagreb
E ai piedi della città alta concludiamo il nostro tour di Zagabria in un giorno. Il centro di Zagabria si gira molto bene a piedi, e scoprirla piano piano, passo dopo passo, è il modo migliore per innamorarsene: raccomando l’attenzione ai dettagli architettonici nella città bassa, quella di matrice asburgica, e l’attenzione agli scorci nella città alta, dove svettano campanili e dove le abitazioni creano delle bellissime prospettive, tutte da ammirare.










Molto bella… La Croazia chiama la mia attenzione da un pò,tutta la zona dei Balcani direi. Come la vedi con un bambino?
Penso che non ci siano problemi con un bambino. Ci sono anche due parchi dove se non sbaglio ci sono dei giochi nella città alta, mentre nella città bassa ci sono ampie piazze alberate dove ho visto mamme con bambini. E poi eventualmente c’è la salita velocissima in funivia, che a un bambino penso possa piacere
Ammetto di non aver mai pensato ad un viaggio a Zagabria, ma dopo aver letto il tuo articolo ho rivalutato la città, anche perché adoro i posti che si possono girare a piedi. Sono quelli che riesci a gustarti meglio.
Sono assolutamente d’accordo con te: il centro di Zagabria si gira benissimo a piedi. Neanch’io avevo mai preso in considerazione Zagabria. Poi è capitata, e me ne sono innamorata!
Zagabria non la conosco bene, ci sono passata tanti tanti anni fa e ho zero ricordi. Dalle tue immagini e parole sembra molto carina. A dire il vero non me la sarei immaginata così bella. Ecco un altro posto da mettere in bucket list 🙂
Sono contenta di essere riuscita a trasmetterne la bellezza. Zagabria merita davvero, ti consiglio di tornarci
Molto interessante. Non avevo la più pallida idea di come fosse questa città. Questo post e le tue foto mi hanno fatto venire voglia di andare a fare un giro in Croazia e visitare anche Zagabria. Grazie
E insomma, quasi quasi cambio idea su Zagabria 😅 Prima di tutto grazie alle tue foto su Instagram e ora per il tuo post ricco di storia e dettagli. E poi che belle giornate hai trovato!
Molto bella questa città! La devo visitare prima o poi!
Oh sì, ti invito proprio a visitarla. La consiglio caldamente!
Zagabria è una città che mi piace da matti (e nella quale non torno da un po’. Toccherà rimediare).
è bello quando le città lasciano la sensazione e la voglia di tornarci: vuol dire che hanno lasciato un segno nel cuore. Dovrò tornare a Zagabria a ottobre, se non mi cambiano i programmi, e proseguirò nella conoscenza della città e, perché no, dei suoi dintorni
Mi attira da un bel pò,,, credo che dopo questo tuo post io sia costretta ad andarci!!! Bellissime foto
Grazie! A questo punto ti tocca proprio andarci, eheh!
Ciao ho trovato divertente e utile il tuo post. Mai stata a Zagabria.da visitare direi. Bello il pezzo sul mercato di Dalac.
Grazie! Sì, Zagabria merita di essere visitata, è la città che non ti aspetti e che magari non ti verrebbe mai in mente, ma si rivela davvero una meta interessante.
Sto cercando di organizzare di andare a Zagabria da un po’. Ma si infilano sempre una serie di altre cose. Non è ancora tempo. Ma arriverà.
Ti auguro di riuscire nell’intento quanto prima!
Che bella Zagabria, mi piace molto la sua architettura.
Sono rimasta davvero conquistata dalla sua architettura, soprattutto dalla maestosità dei grandi palazzi asburgici della città bassa!
Molto carina Zagabria, specie la chiesa di San Marco. La storia della mummia poi, è davvero curiosa…però è conservata divinamente!
Sì, per fortuna! La Mummia di Zagabria è davvero una chicca. La chiesina di San Marco è un amore, davvero una visione speciale quando te la ritrovi davanti!
Una zona che non conosco, ma mi sembra molto affascinante
Ti assicuro che lo è!