Recensione a “Itinerari a Nord-ovest” di Valeria Copperi

Valeria è una collega travelblogger, autrice del blog Viaggionauta. Leggendo la sua guida ho scoperto che abbiamo alcune cose in comune. Per esempio a entrambe interessano le destinazioni non comuni ed entrambe amiamo raccontare la storia dei luoghi. Ma andiamo con ordine. In questo post vi lascio la recensione a “Itinerari a Nord-ovest”, di Valeria Copperi, Yume Edizioni.

A me personalmente le guide piacciono. Ma attenzione: non amo le Lonely Planet o le Routard, e insomma non amo quelle quasi enciclopediche, ma estremamente superficiali che in tre parole per città mi indicano e descrivono le principali attrazioni o mi dicono dove andare a mangiare. No. Io in una guida mi ci voglio perdere, da una guida mi voglio far ispirare; non pretendo che sia esaustiva, ma voglio che mi indirizzi verso qualcosa che non so, oppure che me ne parli da un punto di vista diverso. E incredibilmente, amo le guide non convenzionali che raccontano il mio territorio. Per questo a suo tempo vi ho parlato di e ho apprezzato 111 luoghi della Riviera dei Fiori che devi proprio scoprire” di Alessandra Chiappori e Stefano Ascheri, oppure La Riviera italiana” di Margaret Raymond Savelli e per questo ora con piacere recensisco questa nuova guida, che non parla solo di Ponente Ligure, ma prende in considerazione Liguria, Piemonte, Val d’Aosta e Lombardia. Il Nord Ovest d’Italia del titolo.

E no, non è una guida classica, ma una selezione di luoghi ai quali leggendo ti appassionerai e che quando li visiterai probabilmente dirai “Ne è valsa la pena!“.

Pochi itinerari per regione. Itinerari scelti, ponderati, che fanno capire che a monte c’è stato, oltre all’esperienza autoptica, anche e soprattutto un grande lavoro di selezione e di studio. In questa guida non parliamo solo di borghi; non parliamo solo di castelli, non parliamo solo di musei, non parliamo di natura. Parliamo di suggestioni, suggestioni che ciascuno dei luoghi che compaiono nell’indice hanno innanzitutto fatto presa sull’autrice, la quale a sua volta ha tradotto le suggestioni in parole su inchiostro e carta per trasmetterle ai lettori, invitandoli a farsi ispirare a loro volta.

Ecco così che la scelta dei luoghi viene da sé: e non può mancare in Piemonte la Sacra di San Michele e il Santuario di Oropa, o – cambiando genere – la Vallée des Merveilles; e se l’ispirazione è di tipo sensoriale, in Liguria non possono mancare i vicoli di Genova che a ogni angolo stuzzicano tutti i cinque sensi in una passeggiata che impegna molto più della sola vista.

E poi ci sono i luoghi con storie più o meno inventate, come la storia del Principato di Seborga, borgo dell’entroterra di Bordighera, nell’estremo Ponente Ligure, che si vende oggi al turista proprio come principato indipendente, con tanto di principessa al potere (S.A.S. Nina I), e che, se andiamo a guardare nelle carte del passato, effettivamente ha una storia tutta sua particolare, che ben la distingue dagli altri borghi del territorio; oppure, in Valle d’Aosta, il Castello d’Aymaville, la cui leggenda l’ha creata l’amica archeologa e autrice di racconti Stella Bertarione, in arte Archeologando.

Ci sono poi i luoghi che le storie – quelle vere, quelle documentate archeologicamente, per intenderci – le mostrano: il Museo Egizio di Torino, la fortezza del Priamàr che ospita il Museo archeologico di Savona, il Castello Sforzesco (il quale pure a me a suo tempo aveva regalato diverse suggestioni, una piuttosto macabra).

Il filo conduttore, in questo libro, è la meraviglia. Sì, direi che è proprio la meraviglia, lo scoprire un luogo, o un sapore (come nel caso delle castagnole di Ventimiglia) e avere il desiderio di raccontarne l’origine e la storia che c’è dietro.

L’altro filo conduttore sono appunto le storie – le leggende, talvolta – dietro i luoghi e dietro i personaggi; storie che sono spesso ben documentate, come quella del santuario di Oropa o quella, curiosa, che sta dietro la miniera di ferro di Cogne, oggi aperta al pubblico e visitabile.

Infine, e non va sottovalutato, “Itinerari a Nord-ovest” di Valeria Copperi ha una scrittura scorrevole, ottima compagna dei pomeriggi in spiaggia mentre, rosolando al sole, si pensa alla prossima gita fuori porta da fare… Io almeno, solitamente faccio così, e tu?

4 pensieri riguardo “Recensione a “Itinerari a Nord-ovest” di Valeria Copperi

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  1. Hai proprio ragione avere una guida che oltre a descrivere i luoghi ti trasmette anche delle emozioni, storie e leggende è impagabile.

  2. Un libro molto interessante, che capita a fagiolo. D’estate ho più tempo per leggere, a mare e in barca, e direi che questo piccolo volume accomuna un pò tutte noi, amanti dei luoghi insoliti e poco battuti dal turismo di massa. Lo comprerò sicuramente.

  3. Essendo nata e cresciuta a Milano mi piacerebbe molto leggere questo libro per scoprire litigi e storie insoliti del mio territorio

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