#iorestoacasa, ma viaggio lo stesso. Ecco una lista delle cose da fare in quarantena.

#iorestoacasa, ma viaggio lo stesso. Come?

Beh. Viviamo in una società iperattiva. Non siamo in grado di stare fermi. Ci sembra di perdere tempo, di perdere occasioni. Questa sensazione io la provo tutti i weekend: a stare a casa mi sembra di sprecare il mio tempo, laddove invece uscire e vedere una nuova città, un nuovo paese, un nuovo quartiere, una nuova mostra mi sembra qualcosa di assolutamente necessario oltre che guadagnato. Del resto non mi piace guardare la tv, le serie tv per me potrebbero non esistere, di conseguenza mi pare una perdita di tempo notevole stare passivi davanti ad uno schermo a vedere gente che si ammazza, che ama, che fugge, che trama.

Per cui in questi giorni #iorestoacasa e soprattutto #iorestocalma.

Riscopro la bellezza di leggere un libro in santa pace perché ho tempo per farlo (ovvero: non mi riduco a leggerlo in bagno o a letto prima di andare a dormire), riscopro la bellezza di fare quei lavoretti in casa che rimando sempre. E poi, se proprio non posso fare a meno di pensare ai viaggi, ho pronte alcune cosette da fare che mi occuperanno un bel po’ di tempo. Le condivido qui con te; le ho raccolte anche in un’infografica che troverai in fondo al post.

Cose da fare in quarantena: leggere un libro di viaggi

Il modo migliore per viaggiare è viaggiare con la fantasia e i libri di viaggio sono degli ottimi rimedi in questo senso, perché ci portano in luoghi davvero lontani nello spazio, ma anche nel tempo. La letteratura di viaggio è un genere letterario che si è sviluppato come tale dal Settecento in avanti, ma che in realtà esiste da sempre, da quando l’uomo ha cominciato a mettere per iscritto i racconti delle sue peregrinazioni, reali o anche fantastiche.

libri di viaggio
La mia biblioteca dei viaggi (solo una parte, eh)

Su questo blog ho parlato varie volte di narrativa di viaggio. Nella mia biblioteca dei viaggi infatti trovi tanti titoli da cui puoi prendere spunto; viaggi al femminile, viaggi meno noti e non scontati, racconti di viaggi storici e che hanno fatto la storia.

Come fare a procurarseli se non li hai in libreria? Se non vuoi ricorrere all’acquisto online che implica poi che devi interfacciarti con un corriere, puoi ricorrere agli e-book, se possiedi un ebook reader, oppure agli audiolibri se scarichi l’app Audible: il primo mese di letture è gratis, dopodiché puoi sospendere l’abbonamento mensile quando vuoi.

Qui ti consiglio alcuni libri di viaggio che io ho trovato particolarmente interessanti.

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Pierre Bayard, Come parlare di luoghi senza esserci mai stati

Leggere racconti di viaggio è uno straordinario modo per imparare a parlare di luoghi senza esserci mai stati: Come parlare di luoghi senza esserci mai stati di Pierre Bayard è un saggio che ti consiglio di leggere, che tra il provocatorio e l’illuminante costituisce una solida base teorica dalla quale partire per essere a tutti gli effetti un ottimo viaggiatore in pantofole. Leggendo questo libro, per esempio, scoprirai che uno dei più grandi autori di storie di viaggio, Jules Verne, in realtà non si mosse mai da casa! E anche su Marco Polo ci sono forti dubbi che abbia davvero visto quello che poi ha raccontato a Rustichello da Pisa ne Il Milione. Lettura davvero interessante.

Cose da fare in quarantena: scrivere la recensione di un libro di viaggi

Scrivere la recensione di un libro è un utile esercizio intellettuale che ci impone di fare alcune cose: innanzitutto ci costringe a leggere con attenzione il libro, a cogliere lo stile dell’autore, a capire se la trama funziona, se le descrizioni sono insipide, se i dialoghi sono falsati e se la narrazione scorre fluida oppure no.

Scrivere una recensione non è semplicemente un registrare cosa ci è piaciuto e cosa no, oppure dire “è un bel libro“. È un atto creativo che mette in moto alcune nostre attitudini: la comprensione del testo, innanzitutto, e la capacità di mettere nero su bianco le sensazioni che ci trasmette.

narrativa di viaggio
Alcuni di questi libri della mia biblioteca dei viaggi attendono ancora una recensione. Che sia questo periodo la volta buona?

Sicuramente tutti quanti noi abbiamo fatto a scuola le recensioni dei libri che periodicamente ci venivano dati da leggere. All’epoca li percepivamo come meri e noiosi compiti da fare, ma in realtà le recensioni ci danno l’immenso potere di dire quello che pensiamo riguardo un libro e il suo autore, per come traspare dalle pagine. Quello della critica letteraria è un filone da sempre molto fiorente e temuto dagli scrittori, proprio perché lo scrittore non scrive per se stesso, ma per i suoi lettori. Quindi è importante il giudizio dei lettori.

E allora facciamo questo bell’esercizio di scrittura: prendiamo un libro di viaggio, leggiamolo o rileggiamolo, oppure semplicemente sfogliamolo daccapo per andare a cercare quei passaggi salienti che ci avevano colpito. Poi carta, penna e tracciamo la nostra recensione. Come a scuola. Sul sito di Alessandra Perotti – di cui seguo il canale Telegram Writing Way, c’è un post che fa proprio al caso nostro:  la guida per scrivere la recensione di un libro. Del suo articolo mi interessa focalizzarmi su alcuni consigli che dà: inserire nella recensione oltre ai dati oggettivi (titolo, autore, anno di edizione), trama, anche una parte personale in cui emergano le particolarità, ovvero i motivi che ti hanno spinto a leggere proprio quel libro e perché proprio quel libro va letto: cos’ha di speciale? E poi, naturalmente, ci vogliono le proprie considerazioni personali. In questo senso la recensione di un libro è un atto creativo: stimola il giudizio critico e la propria capacità di mettere per iscritto le proprie sensazioni, cosa che non sempre è facile fare.

Cose da fare in quarantena: scrivere il diario di un viaggio che si è compiuto

Ecco un altro esercizio creativo: scrivere il diario di un viaggio che abbiamo realizzato in passato. Possiamo aiutarci guardando le fotografie, oppure i souvenir, la cartina, la guida o la mappa per ricordarci l’esatto itinerario.Anche questo è un esercizio di scrittura creativa di non poco conto, perché costringe innanzitutto a porsi degli obiettivi e a scegliere come impostare la narrazione: suddivido il racconto per giornate o per località? Riporto il mero itinerario o mi lancio in descrizioni dei luoghi e nozioni storiche dei monumenti? Lo scrivo impersonale o lascio spazio ad aneddoti e a dialoghi? Voglio corredare il racconto con fotografie? Vuoi inserire consigli sulla scorta della tua esperienza per gli eventuali lettori?

diario di viaggio
Una pagina del mio diario dell’interrail del 2003 (non esistevano ancora i blog!). Amsterdam: una delle foto è mezza bruciata perché era l’ultima del rullino!

Una volta che hai deciso come impostare la scrittura del tuo diario di viaggio – anche prendendo spunto dai diari di viaggio che hai letto online, tra cui ti consiglio i diari dei miei viaggi 😉  – ti puoi finalmente dedicare alla scrittura. Se vuoi trovare dei consigli e degli esercizi di scrittura specifici puoi consultare “Raccontare il viaggio“, un breve manualetto di scrittura creativa scritto da Andrea Bocconi e Guido Bosticco ed edito da Touring Club Italiano nel quale trovi senz’altro spunti utili per la redazione del tuo diario. In particolare, a proposito del diario di viaggio, questo libretto insiste su un fattore importante: la personalità dell’autore deve emergere. Quindi, anche se si è deciso di redigere un racconto impersonale, tuttavia dovrà emergere qualche elemento personale, qualche riflessione sulla propria esperienza. Altrimenti non si fa niente di sbagliato, ma si entra in un altro genere letterario, quello della guida di viaggio.

il mio diario di viaggio
Il mio densissimo quaderno dei viaggi e “Raccontare il viaggio”, il manuale di scrittura creativa e viaggi

Cose da fare in quarantena: sistemare le fotografie dei tuoi viaggi

Con tutto questo tempo a disposizione, perché non pensare di sistemare le foto dei tuoi viaggi?

Puoi scaricare finalmente le foto dal telefonino – lungo lavoro che si rimanda di continuo, almeno per me è così – e sistemarle in adeguate cartelle nominate e ordinate sul pc; lo stesso vale per le fotografie sulla macchina fotografica: scaricarle, ordinarle, cancellare quelle venute male, rinominarle e magari schedarle in modo da creare un piccolo archivio digitale delle proprie esperienze, fatto di luoghi e occasioni nei quali ripescare.

A proposito: sei un tipo da smartphone o da fotocamera? Cosa preferisci usare per immortalare i tuoi viaggi?

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Cose da fare: sistemare le fotografie dei viaggi, archiviarle e indicizzarle per bene

Riguardare le proprie fotografie archiviate sul pc è un utile esercizio di memoria e di selezione: vedendole, volta dopo volta, diventiamo più selettivi, vediamo i doppioni e li eliminiamo, facendo più spazio, selezioniamo fino a capire quali davvero sono quelle importanti da salvare. E per questo i fotolibri sono ciò che fanno al caso nostro: sostituiscono i vecchi album fotografici, quei begli album sui quali le foto di quando eravamo bambini, o erano bambini i nostri genitori, si vanno scolorando, coprendosi di quella patina del tempo che ci dà la dimensione della distanza temporale, del tempo che scorre inesorabile. Oggi, in mancanza di fotografie digitali stampate, sono ciò che consente di salvare su carta, stampandoli su carta fotografica buona, gli scatti più significativi dei nostri viaggi o in generale della nostra vita. Ecco, questo può essere il momento giusto per selezionare, nella mole di migliaia di fotografie che scattiamo quando siamo in viaggio, quelle davvero ben riuscite e significative, degne di essere salvate dal dimenticatoio dell’archiviazione digitale e salvate su un supporto a stampa, il buon vecchio e caro (foto)libro.

Cose da fare in quarantena: seguire online un corso di fotografia

Scommetto che riguardando le foto che hai appena scaricato sul pc non sei per niente soddisfatto: alcune non sanno di niente, non inquadrano niente di rilevante, non si capisce cosa vogliano esprimere; alcune sono troppo buie, altre sono troppo luminose; alcune sono sfocate, altre sono controluce. Ecco che, per migliorare le proprie fotografie, possiamo approfittare di questo periodo per seguire dei corsi online di fotografia! Non starò a consigliartene uno in particolare, ma ti suggerisco di andare su youtube a cercare qualche tutorial utile di qualche fotografo che spiega tecniche e metodi sia dello scatto e della composizione che, eventualmente, della postoproduzione. Perché anche saper usare photoshop non è così scontato.

In alternativa, puoi rivolgerti ai grandi fotografi, contemporanei o del passato, e trarre spunto da essi, o dai loro manuali, idee e spunti su come fotografare; oppure se ti appassiona il genere, puoi studiarti un po’ di storia della fotografia. Perché la fotografia delle origini era cosa ben diversa da quella attuale: la fotografia non ha neanche 200 anni di età, eppure ha già rivoluzionato se stessa tantissimo; dal dagherrotipo al digitale si è fatta tantissima strada.

libri di fotografia
Alcuni dei miei libri di fotografia. Per imparare e prendere spunto dai grandi fotografi e per imparare la storia di questa arte.

Sono molti gli aspetti di cui bisogna tenere conto quando si fotografa. Innanzitutto la composizione, che fa sì che di volta in volta noi abbiamo ben chiaro quale sia il protagonista della foto, il soggetto cioè verso il quale deve convergere l’attenzione di chi guarda. Esistono delle regole nella composizione fotografica, ma naturalmente esse non sono delle gabbie dalle quali non si può fuggire, ma al contrario sono delle indicazioni sulle quali si può giocare per ottenere l’inquadratura perfetta. La quale, per funzionare, avrà bisogno della necessaria messa a fuoco e regolazione di luce.

Non è questo il luogo per parlare di tempi di esposizione, diaframma, ISO e quant’altro, né il luogo per parlare di obiettivi, profondità e simili. La fotografia, intesa seriamente, è un mondo davvero vasto, ma eccezionale, al quale bisogna dedicare tempo, risorse e allenamento.

Cose da fare in quarantena: aprire una guida di viaggio oppure guardare un documentario di viaggio in TV

Soprattutto se avevi in mente di partire e avevi comprato la guida in anticipo, è questo il momento per studiare di sana pianta luoghi in cui vorrai andare; se hai solo guide di regioni in cui sei stato, sarà sicuramente piacevole rileggere le descrizioni dei luoghi, sulla base delle quali a suo tempo avevi scelto di visitarli; altrimenti puoi leggere i luoghi, scritti sulla guida, che invece hai scartato per mancanza di tempo o di interesse. La lettura di una guida di viaggio può essere, anche in tempi di clausura forzata, come sono questi, un modo per visitare quei luoghi con la voce del tutto oggettiva dell’autore della guida.

guide di viaggio
Un piccolo settore della mia libreria dedicata alle guide di viaggio

Allo stesso modo puoi sintonizzarti su RaiCinque, oppure su RaiTre a vedere programmi come Geo: programmi e documentari che ci portano dall’altra parte del mondo, o anche nella città limitrofa, e ce la fanno visitare stando tranquillamente a casa. Ho sempre apprezzato questi programmi che mi fanno sognare mete lontane oppure mi danno spunti per escursioni e viaggi futuri. A maggior ragione in questo periodo queste produzioni si rivelano utili, perché ci intrattengono, distraggono, ma al tempo stesso informano. Nessuna invidia dunque, se vediamo il viaggiatore solitario che attraversa la jungla e arriva sull’isola deserta. Piuttosto, cominciamo a pensare a come vorremo affrontare, quando l’emergenza sarà passata, i nostri prossimi viaggi.

Cose da fare in quarantena: scegliere la prossima meta (ma in modo sostenibile)

Questo periodo forzato di clausura ti serve oltre che per salvarti la vita e la salute, anche per meditare su come hai vissuto finora, su come vivi ora in questo periodo di ferma assoluta e su come ricomincerai a vivere poi. Sicuramente tutti quanti noi capiremo che possiamo fare a meno di cose che ritenevamo essenziali e che invece tutto sommato possiamo rimandare/procrastinare. Quindi ripartiremo, mi auguro, con estrema calma, senza la foga del correre disperatamente via per dimostrare la nostra riottenuta libertà. Occorrerà piuttosto fare da subito una riflessione su quanto questa quarantena ha bloccato l’Italia e spento molte belle realtà turistiche italiane. Da qui occorrerà ripartire per far ripartire l’Italia.

D’altronde negli ultimi anni la nostra nazione è diventata un Paese fondato in larga parte sul turismo e sulle attività ricettive. Ci sono stati i pro e i contro. Tra i contro sicuramente la trasformazione dei centri storici delle città d’arte, come Venezia e Firenze, in centri commerciali ad uso e consumo dei turisti mondiali, con l’abbandono graduale da parte dei cittadini di quei luoghi. Credo che per un po’ di tempo tutto ciò sarà molto ridimensionato, ma le nostre scelte di viaggiatori consapevoli dovranno andare nella giusta direzione di aiutare le piccole attività ricettive, le piccole imprese culturali e turistiche,  ripartire. Solo così potremo aiutare oltre che noi stessi anche gli altri. E sarà il nostro modo di scegliere la direzione del turismo sostenibile, slow e responsabile.

Ecco riassunte in quest’infografica le cose da fare in quarantena a tema viaggio, ovvero le attività di cui vi ho parlato qui:

infografica #iorestoacasa
#iorestoacasa: l’infografica che spiega viaggiare durante la quarantena stando comodamente sul divano, sul balcone o sulla cyclette

Credo che, quando sarà passato tutto, saremo delle persone migliori. Lo voglio credere, dovrà essere così. Persone più realistiche, persone meno attaccate alle piccole isterie quotidiane, ma più attente a capire cosa è davvero importante e di cosa possiamo invece fare a meno. Sarà importante e bello ricominciare a vivere, uscire e scoprire il mondo non in modalità mordi-e-fuggi come ci siamo abituati a fare negli ultimi anni, ma lentamente, dolcemente, prestando attenzione alle piccole cose e ai piccoli gesti. Tutto assumerà un nuovo valore.

18 risposte a "#iorestoacasa, ma viaggio lo stesso. Ecco una lista delle cose da fare in quarantena."

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  1. Premesso che con una bimba piccina non ho tanto tempo libero, nonostante la quarantena, sto provando a seguire un corso online, non di fotografia ma di SEO. Vorrei leggere ma di giorno faccio altro e la sera sono troppo stanca 😦

  2. Grazie per l’articolo, ci sono tanti buoni consigli per passare al meglio queste giornate un po’ noiose a casa. E comunque ne sono convinta anch’io, alla fine di tutto saremo persone migliori e più forti!

  3. Io sto facendo un sacco di cose in questa quarantena, non ho più tempo libero! Dalle videochat con amici e parenti agli eventi in streaming (concerti, letture di libri, vlog), dalla sistemazione del blog e delle fotografie alla cucina di piatti sfiziosi, senza contare che devo anche lavorare in smart working… quando finirà questo periodo avrà bisogno di una vacanza!

      1. Sai quante foto di vecchi viaggi e progetti accantonati sto sistemando in questi giorni?! Ho persino tutta la giornata per scrivere invece di ritagliarmi una mezz’ora ogni 4 ore! Ci sono tantissime cose da fare. Anche il diari lo di viaggio mi piace, anche io ne faccio con foto, appunti e disegni 🤗

  4. Diciamo che all’inizio pensavo di annoiarmi in quarantena mentre ora mi sento quasi più impegnata di prima (tra spritz virtuali con gli amici e videochiamate varie con i familiari… ). Grazie al tuo articolo ora ho messo altre due cose in lista: fare un bel diario di viaggio e sistemare le foto. Penso che le due attività siano collegate, ma è da tempo che vorrei fare un diario del mio viaggio in Tibet.

  5. Grazie per questi ottimi consigli, io volevo proprio sistemare le foto di alcuni viaggi che ho indietro ma ancora non ho trovato il tempo di farlo. sicuramente incide il fatto che ho due bambini 🙂

  6. Dovrei davvero dedicarmi alla sistemazione delle migliaia di foto degli ultimi viaggi! Vediamo se il lavoro online e la gestione compiti di mio figlio mi lasceranno un po’ di tempo…

  7. Davvero molto interessante questo articolo! Ricchissimo di idee e proposte brillanti, originali e non scontate. Anche io non amo guardare passivamente la TV, e l’ultima serie che ho guardato era O.C. (che se non sbaglio risale al 2005/2006), quindi sono molto in linea con le attività che hai descritto. Leggo tantissimo (e ora prendo spunto dalle tue proposte), scrivo articoli per il mio blog di viaggi, e ora ho proprio voglia di provare a realizzare un diario di viaggio!

  8. Anche io sto leggendo tanto. Mi interessa il tema “viaggi al femminile”, ne hai altri da suggerire? In merito ai corsi online, ne sto facendo un po’. Ieri ne ho seguito uno dell’Ispi sull’Iran, che ho trovato entusiasmante. Riguardo alla fotografia, ne avrei bisogno…ma ho sempre pensato che per imparare bene fosse necessario “girare”, uscire e annusare il mondo con gli occhi..

  9. Dall’inizio della quarantena, io e la mia famiglia, ci siamo dati l’animalesca regola del “ognuno fa quel che gli pare”. Ognuno di noi, salvo quel paio d’ore a testa al massimo per riordinare o preparare i pasti, è libero di organizzarsi e svolgere l’attività preferita (oltre al lavoro che cerchiamo di portare avanti a spizzichi e bocconi). Devo dire che non ho abbastanza tempo per finire tutto ciò che vorrei fare. Non mi annoio mai e, soprattutto, sono una di quelle che non si lamenta, nonostante sia pesante per tutti.

    1. Ottimi consigli, ma con un bimbo è davvero complicato ritagliarsi del tempo per se, tutte le mie energie vengono dedicate interamente a lui, che patisce più di tutti questa quarantena..

  10. Ma che bello il tuo diario dell’interrail! 😍
    Aspetto la tua recensione del libro di Bill Bryson nella foto, ho appena letto un altro suo testo di viaggio (indovina su che continente? :D) e l’ho adorato!
    Quanto alla sistemazione foto, tocchi un testo dolente. Sono anni che cerco di venirne a capo ma non riesco mai a starci dietro, tra dispositivi e software 😦

  11. Questa quarantena forzata mi ha ricordato il valore del tempo per me stessa e per le mie passioni. Oltre a lavorare da casa adesso ho più tempo da dedicare alla cucina, alla fotografia e al giardino!

  12. Sai che ho subito preso nota del canale telegram Writing Way? Non vedo l’ora di curiosare, fa decisamente al caso mio. Adoro tutto ciò che è scrittura e anche recensire libri. Grazie mille per le dritte.

  13. Anziché leggere le guide di viaggio, per tristezza in questo periodo le ho chiuse… stavo programmando un bel viaggio estivo che ora è rimandato a data da destinarsi. Ho invece iniziato a studiare e approfondire argomenti che conoscevo poco e anche io, ammetto, ho messo a posto migliaia di foto che giacevano sul mio smartphone fino a farlo quasi esplodere!

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